Aglio di Resia / Strok

E’ talmente buono, dolce, elegante, da poter piacere perfino a chi non ama l’aglio e solitamente non lo usa. E’ l’aglio di Resia dall’omonima valle del F.V.G. Prov. di Udine che ha vissuto un singolare isolamento geografico secolare, tale da consentire la conservazione non soltanto della lingua, usi e costumi, ma anche di questa “interessante biodiversità vegetale” l’aglio che i resiani chiamano “Strok”.

Festa dell'Aglio di Resia 2023 - EVENTO E DATA IN AGGIORNAMENTO

 

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Disciplinare di produzione Aglio di Resia - Rosajanski Strok

L’Aglio di Resia, Rosajanski Strok nell’idioma locale (il resiano), è un prodotto tradizionale e tipico della Valle di Resia (UD).

Coltivato da sempre, si è mantenuto originale nel tempo grazie all’isolamento geografico della valle ed alla coltivazione negli orti  famigliari ad opera in particolare delle donne, le nostre nonne e mamme.

E’ caratterizzato da dimensioni del bulbo medio/piccole, con 6/8 bulbilli disposti radialmente, senza bulbilli centrali, e muniti di tunica rossastra.

Presenta precise qualità: elevata digeribilità, lunga conservabilità, aroma intenso, persistente ma delicato: ciò che lo fa apprezzare anche dai consumatori più esigenti e che fa si che il numero degli estimatori aumenti di anno in anno.

Pur conosciuto in tempi storici anche fuori dalla valle, nell’ultimo decennio è stato ufficialmente riscoperto grazie all’iniziativa della comunità, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, del Parco delle Prealpi Giulie e soprattutto dell’Università di Udine (prof. Miceli).

Proprio le sue caratteristiche peculiari sono diventate infatti oggetto di studio, nonché di un puntuale lavoro al fine del mantenimento della sua biodiversità.

Per tutto quanto sopra, l’Aglio di Resia, nel 2004, è stato inserito da Slow Food nel novero dei Presidi, subordinatamente al rispetto di un rigoroso disciplinare.

A tutela di tale rispetto è quindi nata nel 2008 l’ Associazione Aglio di Resia “Rosajanski Strok”, affiliata a Slow Food, che oggi conta oltre 30 produttori per una produzione di circa 35 quintali di prodotto fresco, numeri che tendono ogni anno ad aumentare, incrementando un virtuosa microeconomia del territorio.

Il disciplinare prevede un sistema di coltivazione tradizionale su piccola e piccolissima scala, con semina a novembre e raccolta con la luna calante di luglio.

Accanto al prodotto fresco, da qualche anno è stata ufficializzata la produzione di due trasformati: gli Scapi e la Crema di scapi, sempre sotto il controllo di Slow Food ed il rispetto di idoneo disciplinare, che prevede tra l’altro anche l’individuazione, ad oggi, di un unico trasformatore autorizzato.

Gli scapi dell’aglio sono la sua parte aerea, che va dal bulbo al fiore e caratterizzano la specie endemica.

Essi vengono tolti dalla pianta circa un mese prima della raccolta del bulbo e  trasformati  in agrodolce.

Anche i trasformati sono Presidio Slow Food.

Nel 2020 è stata creata la Comunità Slow Food Aglio di Resia che ha sostituito la precedente Associazione.

Solo la Comunità ha, in via esclusiva, il controllo della produzione e della trasformazione dell’Aglio di Resia Presidio Slow Food, e solo i suoi associati autorizzati, possono commercializzare i propri prodotti con il marchio del Presidio, a garanzia del rispetto dei disciplinari e della semenza originale.

Oggi la Comunità ha quindi sempre più in grande evidenza la necessità di tutelare l’originarietà e originalità del prodotto, nonché la sua salubrità.

Tali obiettivi sono diventati veri e propri progetti di collaborazione con l’Università degli studi di Udine e con l’Ersa, mirati appunto a salvaguardare, mantenere e tutelare il seme originario e la sua salute.

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Disciplinare di produzione Aglio di Resia
Poster presentato in Svizzera dal Prof Fabiano Miceli UNIUD "Biodiversità"
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